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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Fragilità e libertà

- Fragilità e libertà - Matteo, 12 anni, è un ragazzino vivace e solare, come tanti della sua età. È magro, pelle olivastra, capelli neri, leggermente mossi. Ha due sorelle, poco più grandi, con le quali ha poca confidenza, ma va d’accordo, e due genitori, che gli danno fiducia quanto basta, perché non si senta oppresso. A scuola è bravo e lo studio non gli dispiace. Studia musica e gioca a calcio. Il pomeriggio, dopo aver fatto i compiti, si vede con gli amici, nella piazzetta del paese. Tremila abitanti o poco più, ma non manca l’essenziale e l’estate si riempie di gente. Siamo a giugno, poco prima del tramonto, e Matteo è sul terrazzo di casa, che ridà sulla vallata, che guarda il cielo farsi rosso sugli Appennini abruzzesi. È uno spettacolo consueto, ma sempre bello a vedersi. È lì sereno, che aspetta che sia pronta la cena e, d’un tratto, gli sparisce il mondo attorno. Egli solo reale, immerso tra cose divenute senza sostanza. Un vuoto che è peggiore del buio. Con la sensazione ...

L'Amore che non muore

- L’Amore che non muore -   Nerina si guardò attorno, frastornata. Si era svegliata, in pieno giorno, in un prato. Un posto che non conosceva, dove non ricordava come fosse arrivata. Cercò di tornare a casa, muovendosi, disorientata e confusa, da un lato all’altro di quel luogo sconosciuto. Finché si addormentò, nonostante il chiarore, benché non fosse stanca. Si risvegliò che era ancora giorno e si riaddormentò, con la stessa luce, dopo aver vagato, nuovamente, alla ricerca della via, senza che avesse né fame, né sete. Fu così anche il giorno dopo e quello dopo ancora. Fino a quando, sopraffatta dal senso di impotenza, Nerina si abbandonò a quel tutto immutabile che la circondava, così da diventarne parte ella stessa. Quando si svegliò, finalmente acquietata, si guardò di nuovo attorno, come la prima volta. L’erba era rigogliosa, gli alberi grondanti di frutta, gli arbusti ricolmi di bacche. E, nell’aria mite, risuonava, melodioso, il silenzio. Nerina era lì, ad aspettare il nulla...

Il Matriarcato

- Il Matriarcato -   Mio padre è stato un uomo buono, perché non ha mai picchiato mia madre, la quale è stata una donna cattiva, perché ha sempre sgridato mio padre. Mia madre è stata una donna buona, perché non ha mai picchiato mio padre, il quale è stato un uomo cattivo, perché non ha mai sgridato mia madre. Lui non ha picchiato lei, che non ha picchiato lui, buono lui, buono lei. Lei ha sgridato lui, che non ha sgridato lei, cattiva lei, cattivo lui. Eppure, se qualcuno mi dovesse chiedere dell’uno e dell’altra, d’acchito, direi di mia madre che è stata una ‘strega’ e di mio padre che è stato un ‘santo’. Lui, un marito che non si è mai permesso di discutere le decisioni che la moglie prendeva, fuori e dentro casa. Lei, una moglie che zittiva il marito prima ancora che aprisse bocca. Lui che parlava di quieto vivere, al solo accennarsi di un litigio, e lei che minacciava venti di guerra, al primo sentore di timido dissenso. Ora, tornando, un attimo, indietro. Siamo sicuri che non...

L'Amore mezzo pieno e mezzo vuoto

- L'Amore mezzo pieno e mezzo vuoto - Anna era di fronte allo specchio, come ogni mattina, che disegnava con la matita le labbra carnose, intorno alla bocca gradevolmente larga. Aveva il nasino alla francese a dividere due grandi occhi blu, incastonati in un viso troppo liscio e turgido per una cinquantenne.  Tutte le mattine replicava lo stesso quadro, indossando la stessa maschera. Dopo aver piastrato i capelli, neri con punte di rosso, naturalmente tinti, passò a trattare le occhiaie.  Erano il suo cruccio, esse sembravano voler svelare l’inganno della sua finta giovinezza. Anna, però, non ci stava e con la massima cura dipingeva, attingendo dalla tavolozza della trousse, il suo contorno occhi, rimuovendo con perizia i solchi dal suo viso. Il solito sguardo alle sopracciglia, parzialmente tatuate ad ali di gabbiano, ed un altro più attento alle lunghe ciglia finte, ed era pronta per vestirsi: longuette, tacchi e t-shirt.Anna aveva una fisicità che le consentiva di indossare...

Amore Infedele

 https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/688345/amore-infedele/ Anteprima: Di madre in figlia Anna tradì Francesco, la prima volta, quando aveva 16 anni e lui 18. L’aveva fatto, senza un motivo preciso, con un ragazzo che, quando s’incontravano nella piazza del paese, la guardava con certi occhietti strani, che abbassava solo quando Francesco sembrava voltarsi verso di lui. Un giorno cominciò a salutarla e lei ricambiò. Lui la guardava anche quando stava con la fidanzata, una bella biondina, magrolina e tutta seno. Ad Anna questa cosa piaceva assai. Le creava un piacevole turbamento che, quando la sera rimaneva da sola con Francesco e fantasticava sull’altro che la guardava, trasformava in audace ed insolita passione per l’ignaro e gaudente fidanzato. Un pomeriggio, lui l’aspettò sotto casa e le chiese di fare un giro in motorino, un coso sgangherato che faceva il paio con quel ragazzino magro, basso più di lei, naso grosso, occhi piccoli, capelli ricci e lunghi fin quasi sop...